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Seminari al «Boito» della pianista Bratuz
Oggi e domani la studiosa parla di Béla Bartók
Oggi e domani, alle ore 10 -13 e 15 -18 nella Sala
Verdi del Conservatorio di musica «A. Boito»
si terrano seminari su:Mikrokosmos di Béla
Bartók tenuti dalla pinista italo-canadese Damjana
Bratuz.
«Musica e Spazio» e un programma di seminari,
concerti e corsi d'aggiornamento destinati a studenti
e docenti interni ed esterni, che il Conservatorio di
musica «A. Boito» di Parma realizza nel
proprio piano di offerta formativa. Per i seminari del
«Dipartimento di nuove pratiche musicali»
oggi e domani sarà nuovamente ospite Damjana
Bratuz, professore emerito della University of Western
Ontario, per affrontare lo studio dei Mikrokosmos
di Béla Bartók (1881-1945).
Questa studiosa italo-canadese, dopo il suo diploma
di pianoforte a Trieste e i perfezionamenti con Carlo
Zecchi e Alfred Cortot, ha continuato prima gli studi
pianistici e musicologici all'Indiana University di
Bloomington, per poi svolgere la propria carriera artistica
e accademica in America e in Canada. L'approfondimento
scientifico della musica di Bartók le è
valso da ultimo nel 1981 un premio di riconoscimento
da parte del Governo ungherese. Damjana Bratuz è
tornata in Europa per questi incontri di Parma; inoltre
è stata ospite dell'Universita di Bologna, dell'Istituto
C. Merulo di Castelnovo ne' Monti e del Conservatorio
di Adria.
Dopo una stimolante introduzione al «mondo di
Bartók» Damjana Bratuz ritorna ospite del
nostro Conservatorio specialmente invitata per parlare
di quel fondamentale lavoro della didattica pianistica
rappresentato dai sei libri di Mikrokosmos (1926-39).
Pensati dall'autore per l'educazione musicale del figlio
Peter, i 153 brani in ordine progressivo di difficoltà,
sono oggi patrimonio comune, forse non ancora di tutti
i pianisti, di una didattica che desidera affrontare
da subito le problematiche esecutive e recettive inerenti
la musica del Novecento.
I seminari proposti affronteranno lo studio in modo
interdisciplinare - come è solita fare Damjana
Bratuz - trovando le possibili «connessioni invisibili»
nella cultura che appartiene al mondo bartokiano. Una
seduta particolare sarà dedicata martedi pomeriggio
ai Sette pezzi per due pianoforti compresi nei
Mikrokosmos, con la collaborazione del Duo pianistico
Landi-Orioli.
In giugno poi sarà la volta dell'architetto
Amedeo Petrilli e dello studioso Ruggero Pierantoni
che affronteranno il tema dell'acustica ambientale con
«Suono, musica, armonia: traiettorie acustiche
nell'opera di Le Corbusier e Timbro, energia, dissonanza».
Gazzetta Di Parma
Martedi 16 maggio 2000
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